Napoli SudafricaMiriam Makeba in concerto

Mama Africa in concerto contro il razzismo e la camorra

Nel 2008 l’allora Assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Corrado Gabriele fu promotore di una tre giorni su “ Gli Stati Generali della scuola del Mezzogiorno”. L’evento rientrava nella macro azione culturale e formativa della Regione a favore delle scuole della Campania “Scuole Aperte”. In questo contesto si inseriva – oltre a “I teatri della legalità” – anche la rassegna “Ethnos per le Scuole” che aveva l’obiettivo di far conoscere ai più giovani il patrimonio artistico e culturale di popoli geograficamente e culturalmente lontani, ma anche le tradizioni musicali popolari del Sud Italia e dell’ Europa, la World Music e le nuove sonorità urbane. Il progetto partiva dalla forte convinzione che la musica sia uno strumento straordinario di valorizzazione delle culture ed Ethnos per le Scuole si proponeva di creare occasioni di incontro e conoscenza invitando interpreti e artisti provenienti dai cinque continenti a tenere concerti negli auditorium delle scuole.

Ethnos per le Scuole è stata la sezione didattica e il naturale prosieguo dell’esperienza del Festival. 30 concerti, 10.000 studenti, 50 scuole, 3 concorsi di musica, fotografia, pittura…questi sono i numeri delle prime due edizioni dedicate all’esplorazione del variegato panorama musicale africano, alle sonorità del Mediterraneo e ai nuovi linguaggi che nascono dagli incroci delle culture.

Il 9 novembre del 2008 a conclusione dei sopracitati tre giorni di convegni su “ Gli Stati Generali della scuola del Mezzogiorno” la Bazzarra organizzò un concerto finale a Castelvolturno  contro il razzismo e la camorra e a sostegno delle sei vittime africane trucidate alcuni mesi prima da un commando camorristico in blitz notturno e sanguinario. Furono invitati molti artisti in quel concerto come Eugenio Bennato, Daniele Sepe e Maria Nazionale, ma l’esibizione finale fu affidata alla grande voce e simbolo della World Music “Mama Africa”: Miriam Makeba.

La presenza di Miriam Makeba non si limitava solo al semplice concerto ma la sua valenza sociale e storica era il simbolo che dava senso a tutta l’azione della kermesse che si concludeva in quella sera di novembre.

Nonostante l’età e la salute cagionevole quel giorno Mama Africa assunse con gioia a tutti i suoi impegni in programma per quella giornata: partecipò ad un convegno, fece visita al Centro Immigrati “Fernandes” di Castelvolturno portando il suo sorriso, la sua testimonianza e la sua solidarietà ai tanti africani accorsi per omaggiarla e dopo un breve riposo pomeridiano era puntuale all’inizio del concerto a rilasciare ancora dichiarazioni e salutare le tante persone e addetti ai lavori desiderosi di darle anche solo una stretta di mano.

Giunto il suo turno così come da scaletta, Mama Africa salì sul palco di Baia Verde raggiante e scalza, com’era solita esibirsi, e accompagnata da una band strepitosa diede via al suo concerto. Furono quaranta minuti circa di emozioni memorabili, e quella sera Castelvolturno e l’ Africa erano in perfetta simbiosi, la musica ancora una volta aveva azzerato confini geografici e preconcetti razziali.

Quella fu anche l’ultima incredibile performance dell’artista, perché all’improvviso, sulla coda di uno dei grandi successi del suo repertorio, Mama Africa si diresse verso il fondo palco e giunta nei pressi della pedana dove troneggiava la batteria, la cantante si accasciò a terra esamine…