Le voci di un sogno

Drammaturgia Davide Sacco e Gigi Di Luca
Regia Gigi Di Luca

Spettacolo teatrale musicale  del laboratorio artistico con 15 migranti del progetto MA.MA. vincitore del bando Migrarti – III edizione

Debutto Cortile del Maschio Angioino

 

 

Con la partecipazione di: Sonia Aimy, Ashai Lombardo Arop, Abraham Kouadio Narcisse, Ibrahim Drabo, Afro Dream: Fabio Mancano,Laurent Digebeu, Kassis Deguess, Branco
E: Jennifer Omigie, Francesca Murru, Ana Nikolic, Matteo Dentella, Virginia Maresca, Tessy Igiba Akiado, Wael Habib, Cisse Namory, Hosameldinne Abdelwahab, Misolas Lily Diana Tolentino, Monica Cipriano, Gabriel Ogor, Jhon Paul Anichukwu

“Le voci di un sogno” è uno spettacolo di teatro, musica e danza che omaggia le figure di Nelson Mandela e Miriam Makeba e si fa portavoce dei loro messaggi di attivismo pacifista, rispetto dei diritti umani, diffusione dei valori della solidarietà e dell’accoglienza.
Lo spettacolo s’inserisce tra le attività di un progetto più ampio MA.MA. – Tributo a Nelson Mandela a 100 anni dalla nascita e Miriam Makeba a 10 anni dalla morte, unico vincitore del bando MigrArti 2018 in Campania promosso dal MIBACT.
E’ stato rappresentato durante la 23° edizione del Festival Ethnos a Villa Vannucchi (San Giorgio A Cremano) alla presenza di Ndileka Mandela e il 9 novembre 2018 all Cineteatro Santaniello di Castel Volturno in occasione del decennale della morte di Miriam Makeba.

Ripercorrendo momenti di vita di Nelson Mandela e Miriam Makeba, lo spettacolo tocca i temi della partenza, dell’abbandono forzato della propria terra, dell’esilio, della separazione dai propri cari, della paura del diverso, del razzismo, ma anche dell’impegno civile, della cittadinanza attiva per costruire una nuova “comunità”, facendosi portavoce degli insegnamenti di figure emblematiche della lotta per i diritti umani quali sono Nelson Mandela e Miriam Makeba.

“MA.MA. racconta attraverso le voci di questi immigrati, la storia di due leader costretti per anni a non avere rapporti con il proprio popolo. Quel popolo, oggi come ieri ai vertici della discussione pubblica sui temi del razzismo e dell’accoglienza, li celebra attraverso le vie dell’arte. MA.MA. vuole essere anche qualcosa di più, vuole parlare della gabbia mentale del razzismo, del problema sociologico che questo comporta, della paura del diverso, tutte tematiche assolutamente contemporanee ed ancora irrisolte” (Gigi Di Luca)