Insorgenti

Da Rivoluzione alla Sudamericana di A. Boal,
La Madre e Santa Giovanna dei Macelli di B.Brecht
Adattamento e regia Gigi Di Luca

 

Identità, bisogni, pensieri, idee, uomini insorgenti. Costretti a vivere senza lavoro e senza dignità gli operai europei raccontati con seria denuncia da Bertolt Brecht e parallelamente quelli sudamericani descritti ironicamente da August Boal intrecciano le loro storie e maturano azioni di scioperi e rivoluzioni fuori e dentro la Fabbrica.

La fabbrica che assume, in questo spettacolo, un ruolo tutt’altro che marginale è luogo ideale di comunità e di aggregazione, ma allo stesso tempo realtà e metafora teatrale che vede nell’unione, nel lavoro, nel sudore che accomuna questi uomini, un terreno fertile per il proliferare di idee insorgenti identificate come rivoluzionarie, perché anarchicamente ostinate al cambiamento.

Una rivoluzione, questa, dai disparati risvolti, ma che come tante resta solo ideale, una rivoluzione che muore prima ancora di pronunciarsi. Reale è però il bisogno di cambiamento  interiore che vivono questi attori, sorgenti di nuova creatività, e che con questa messa in scena si trovano nel pieno di una rivoluzione artistica .che li porta, verso un teatro  “totale”.

Tutto ciò musicalmente condotto dai brani musicali de E’ Zezi. Una fabbrica scoppia e con essa scoppia una rivoluzione di anime, idee, coscienze, corpi. Tutto si frantuma e si ricrea spinto dal motore vitale del cambiamento, che qualcuno, qualche volta, ha chiamato utopia.