Termina il laboratorio diretto da Gigi di Luca

Termina il laboratorio diretto da Gigi di Luca

Il 31 ottobre si è concluso il laboratorio ‘A SUD: il segno, il gesto, la parola’, condotto dal direttore artistico Gigi di Luca su incarico del Teatro Biondo di Palermo, presso il complesso “Montevergini”.

Durante i tre giorni di formazione è stata valorizzata la dimensione più umana e istintiva con un lavoro che ha prima scavato, svuotato da ogni schema e poi arricchito i giovani aggiungendo equilibrio.

Gigi di Luca nel suo lavoro collettivo è riuscito a concentrarsi ed intervenire sull’espressione artistica di ogni singolo allievo. Un percorso ricettivo che spazia la sua ricerca dal segno, al gesto fino a raggiungere la manifestazione della parola; creando un’estensione con le diverse forme dell’arte.

Imparare provando sulla propria pelle sensazioni vive ed emozioni forti come quella del disagio, della paura e del malessere che può avvolgere l’individuo nel quotidiano; ed è proprio da qui che parte l’Azione nel concetto del Sud che racconta storie amare, attese, speranze, conflitti sociali in cui viene messa in luce la passionalità di una terra che consuma e rende vivi. Il Sud come modo di vivere, di Essere, di sognare, di lottare, di ribellarsi e anche di rassegnarsi.

In questa dimensione di una terra sanguigna e passionale prende forma la follia delle anime che durante il percorso si sublimano per raggiungere l’equilibrio, conquistando livelli di profonda comprensione per elevarsi all’esser liberi.

Il direttore artistico in merito ai suoi allievi ha espresso: “siete stati ‘materia’, essenza che ha penetrato, ha generato ed è stata generante andando oltre alle facciate”.

Per quanto riguarda la fine di questo percorso artistico, Gigi di Luca afferma: “mi piace pensare a tutto ciò come qualcosa di ‘imperfetto’ per lavorarci ancora” – ancora perchè la vita è continua trasformazione e l’imperfezione è dove c’è spazio per continuare a creare, uno spazio fluido dove intercorrono le diversità e il nuovo.

Termina così il progetto formativo con un seme piantato nella terra fertile dei giovani che hanno partecipato e reso vivente il laboratorio.

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