Adattamento e regia Gigi Di Luca
Antigone ribelle, Antigone dolente, Antigone eroica, Antigone martire, Antigone figlia, ma soprattutto Antigone sorella, che si oppone alle leggi della città in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. Antigone da sempre è stata elevata a modello della ribellione individuale contro la sopraffazione dello stato e raramente, nel corso della sua storia post – sofoclea, ha potuto abbandonare questo ruolo.
In questa messa in scena con riadattamento del testo di Jean Anouilh, Anti/gone rinnova il suo dolore e ci trascina in una nuova tragedia collettiva poiché trova sulla sua strada non il re di Tebe, ma un Creonte donna; donna di potere criminale, astuta, al servizio di un “sistema “ di cui lei stessa è vittima e carnefice allo stesso tempo. Lo scontro tra Antigone e Creonte assume il sapore di una sfida tra due donne, due modelli di vita, tra legalità ed illegalità, tra “chi ha detto SI” accettando compromessi e navigando in un mondo di azioni oscure e “ chi invece può ancora dire No “ rivendicando la sua libertà ed il suo diritto di decidere. Se a richiedere il rispetto delle regole, della legge, è un Creonte dagli atteggiamenti e dal pensiero mafioso, il gesto di Anti/gone assume il significato di ribellione civile, un contrasto al potere criminale e quindi un’azione legale che sovverte un meccanismo silenzioso di accettazione di regole illegali dettate da quel potere.
Quella tra Antigone e Creonte è una partita di morte, che la regia evidenzia maggiormente eliminando dallo spettacolo Emone – fidanzato e figlio – elemento carnale di vita per Creonte/Madre e per Antigone/Moglie Mancata. Emone rappresenta la vita per entrambe e la sua immagine evocata, la sua “ assenza “ rafforza la “presenza” di un desiderio e di una voglia di vivere.
Non ci sono vincitori in questa sfida, una solitudine collettiva pervade la messa in scena di sole donne e tra i perdenti, è Creonte, che ne esce maggiormente sconfitto poiché è il suo intero “ sistema criminale “ ad essere messo in discussione.